18 Marzo 2025
Come sarà l’attività del commercialista tra cinque anni? La risposta di Zucchetti in un evento di successo dedicato ai professionisti
Il primo gruppo italiano di Information Technology, nato nel 1978 proprio con l’invenzione del software per la dichiarazione dei redditi, ha incontrato a Milano commercialisti ed esperti del settore per un confronto sui principali trend relativi all’evoluzione dello studio professionale anche in considerazione dell’innovativo contesto tecnologico.

Martedì 18 marzo 2025 a Milano, presso la suggestiva cornice del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’, è andato in scena ‘Navigare il futuro del commercialista’, un evento organizzato da Zucchetti per il mondo dei professionisti con l’obiettivo non solo di analizzare lo stato dell’arte dell’attività del commercialista, ma anche - anzi soprattutto - per delinearne l’evoluzione che, mediante l’innovazione tecnologica, avverrà nella professione nei prossimi cinque anni.
Un grande successo in termini di partecipazione, con oltre 250 persone intervenute per ascoltare gli interventi di professionisti, docenti universitari ed esperti del settore, sapientemente intervistati da un moderatore d’eccezione come Fulvio Giuliani, noto conduttore radiofonico e direttore del quotidiano La Ragione.
Sul palco si sono, quindi, alternati: Cristina Zucchetti, presidente della holding del gruppo omonimo e titolare dello studio commercialista Zucchetti a Lodi, proprio quello che nel 1978, per un’intuizione del padre Mino (ricordato con profonda commozione), realizzò il primo software per la dichiarazione dei redditi; Marcella Caradonna, Presidente di ODCEC Milano; Stefano Denicolai, Professore di Innovation Management dell’Università di Pavia e Presidente dell’Institute for Transformative Innovation Research (ITIR); Marco Bastianelli, Dottore commercialista dello Studio Bastianelli & Calloni di Milano; Mario Pedrazzini e Germana Meomartini, rispettivamente direttore di divisione e responsabile servizi e strategie della BU Commercialisti di Zucchetti; Angelo Riccaboni, Professore Ordinario di Economia Aziendale all’Università di Siena e membro dell’Osservatorio Sostenibilità del CNDCEC; Sabina Maruggi, Dottore commercialista dello Studio Maruggi di Brescia e Sarezzo; Luigi Malachini, Professore di Matematica Finanziaria all'Università di Verona e CEO di Sphera Consulting.
Al centro del dibattito l'innovazione trasformativa, le tecnologie digitali e l’impatto dirompente dell’intelligenza artificiale, le pratiche ESG e la finanza d’impresa; temi affrontati con il supporto di dati molto emblematici, forniti da una indagine condotta dal prof. Denicolai su oltre 1.500 studi professionali, proprio per comprendere come sarà l’attività del commercialista nel prossimo futuro.
In estrema sintesi:
- come per il mondo delle imprese, anche il settore dei commercialisti viaggia a due velocità, da una parte chi ‘cavalca il cambiamento’ e dall’altro chi è ancora legato ai processi tradizionali: più del 30% del campione ha infatti radicalmente rinnovato il proprio pacchetto di prodotti/servizi offerto ai clienti, mentre oltre la metà degli studi ha effettuato solo dei piccoli cambiamenti;
- le performance dello studio professionale sono direttamente proporzionali agli investimenti in sviluppo digitale: il 34% che destina più di 5.000 euro all’anno all’innovazione tecnologica ottiene migliori risultati in termini di redditività;
- esiste ancora una forte contrapposizione tra percezione e azione: oltre il 94% ritiene che la trasformazione digitale cambierà il modo di lavorare e che sia necessario adeguarsi per cogliere le opportunità fornite da un utilizzo intelligente dei dati, ma oltre il 52% degli intervistati non pianifica più di una giornata all’anno in formazione digitale.
I relatori di Zucchetti hanno condiviso le proprie riflessioni, corroborate da esperienze dirette condotte negli ultimi due anni di lavoro con diversi clienti studi commercialisti e dai risultati emersi dall’Osservatorio Professionisti Zucchetti 2025, giungendo alle seguenti conclusioni:
Germana Meomartini, responsabile servizi e strategie BU Commercialisti di Zucchetti: “Competenza ed empatia sono i requisiti che le PMI chiedono sempre di più al proprio commercialista, che deve potenziare anche le attività di comunicazione verso i propri clienti per far percepire loro che è il primo interlocutore al quale si devono rivolgere per una consulenza sul loro business, con uno sguardo anche agli obiettivi di sostenibilità. Il ruolo di Zucchetti è quello di coadiuvare gli studi nell’attivazione di processi digitali efficienti, oltre che in una trasformazione organizzativa e in un riposizionamento strategico”. 
Mario Pedrazzini, direttore divisione Commercialisti: “La tecnologia digitale è un punto d’inizio non di arrivo e la persona rimane sempre al centro dei processi perché anche la più sofisticata intelligenza artificiale non può dare risposte se manca chi fa la domanda corretta, né saprà valutare il valore di quella risposta nel contesto specifico richiesto. In sostanza, attività amministrative ripetitive e ulteriormente automatizzabili potranno essere sostituite o complementate da agenti non umani, ma non certo il ruolo fondamentale del commercialista come consulente nei processi amministrativi, fiscali, gestionali e finanziari dell’impresa; e ciò, a maggior ragione, nel contesto di un fisco, la cui semplificazione è rimasta sino ad ora un racconto di facciata che non trova però effettivo riscontro nella realtà quotidiana, come sanno bene gli studi italiani.
Siamo molto contenti di essere riusciti a trasferire importanti messaggi con questo appuntamento e aver fornito nuovi stimoli a chi svolge la professione, che continua a essere strategica per il sistema economico del Paese e un sicuro punto di riferimento per gli imprenditori. Zucchetti continuerà a essere al fianco dei commercialisti e, da oggi, con una innovativa consulenza specialistica in ambito di organizzazione digitale”.