A più di 250 anni di distanza dalla prima Rivoluzione Industriale, che introdusse il concetto e il ruolo del responsabile delle Risorse Umane, le aziende sentono sempre più urgente la necessità di interrogarsi sulle funzioni di un moderno HR Leader per focalizzarne le abilità e fornire crescenti spazi di azione alle sue attività. È infatti nella molteplicità di campi d’azione che oggi si esprime tale figura, sempre più centrale e catalizzatrice all’interno di ogni organizzazione.
A definire la centralità dell’HR manager ci ha pensato l’annuale appuntamento “Human Revolution Day”, firmato Zucchetti, svoltosi a Milano mercoledì 2 aprile nell’ampia cornice dell’Hotel Principe di Savoia, alla presenza di oltre 300 persone fra HR manager e titolari d’impresa.
Nell’occasione è stato presentato il Report dell’Osservatorio Zucchetti HR 2025, costruito con un campione di più di 1.200 aziende, differenti tra loro per tipologia merceologica, area geografica e dimensione e curato da un autorevole Advisory Board composto da esponenti del mondo accademico e industriale.
Sul palco, coordinati dalla conduttrice Maria Cristina Origlia, dopo il benvenuto a cura del presidente e responsabile delle Risorse Umane Zucchetti, Cristina Zucchetti, che ha condiviso gli obiettivi comuni (importanza della delega, superamento di bias, miglioramento continuo e capacità di innovazione), si sono avvicendati diversi interventi che con la ricchezza dei contenuti hanno saputo ispirare la platea.
Ciò che emerge dal report 2025 dell’Osservatorio, in estrema sintesi, è che aziende e HR stanno mantenendo un approccio in continuità con lo scorso anno (con le stesse marcate differenze fra grandi città e piccoli centri, fra Nord e Sud e fra piccole e grandi realtà imprenditoriali): una continuità che si può intendere come la conferma dei trend e delle strategie con cui le aziende approcciano i processi e la digitalizzazione dell’HR.
Ecco i dati salienti:
- Priorità di investimento: l’automazione dei processi è al primo posto per il 30% dei rispondenti, distaccando di ben dieci punti percentuali la seconda scelta, ossia la comunicazione interna (che si attesta al 20%); seguono benessere del personale (19%), sviluppo e formazione (16%) e recruiting (15%). È particolarmente positivo il dato delle piccole aziende sull’automazione dei processi (32%, valore pressoché uguale a quello delle grandi imprese)
- Intelligenza Artificiale: il 70% degli intervistati crede che cambierà il lavoro degli HR; tuttavia, venuto meno “l’effetto moda”, si cerca sempre di più di valutare l’impatto concreto che può avere nei processi. Ad esempio, aumenta l’utilizzo di sistemi ATS (Application Tracking System), basati su algoritmi di machine learning, per l’analisi dei CV e la selezione del personale.
- Strategie di ricerca del personale: il 71% ha in atto collaborazioni con scuole e università per aumentare la possibilità di reperire il personale mancante. A questo proposito è stata siglata la collaborazione tra Zucchetti e l’Osservatorio Delta Index, che analizza il mondo del lavoro con un focus specifico sul rapporto tra le aziende e le nuove generazioni.
- Welfare aziendale: cresce, particolarmente nelle grandi aziende (+6% rispetto al 2024), l’adozione di fringe benefit e incentivi per famiglie e figli (dati raccolti in collaborazione con l’Osservatorio Welfare di DoubleYou, azienda del Gruppo Zucchetti specializzata in servizi Welfare).
- Formazione, Sviluppo e Feedback: in aumento l’utilizzo di nuove tecnologie in ambito formativo: il 55% di tutte le aziende intervistate ha introdotto metodi di apprendimento continuo tramite e-learning o pillole formative su App (+12% rispetto alla precedente rilevazione).
Per favorire la transizione verso la “Human Revolution” Zucchetti continua nel suo percorso di investimento per portare novità in ambito HR non sul piano tecnologico ma anche su quello sociale e dei contenuti: Intelligenza Artificiale applicata, Onboarding ed Engagement del personale, HR Fintech, Sicurezza sul lavoro e Appalti, Information Center, compliance ESG, Mobilità Sostenibile.
Luca Stella, presidente Advisory Board e Innovation Manager & Strategic Alliances BU HR di Zucchetti, ha dichiarato “Il ruolo di responsabile del personale è sempre più centrale per il successo aziendale, sia come agente del cambiamento sul piano dell’innovazione, sia come perno dell’equilibrio economico-finanziario, diventando sostanzialmente il principale business partner dell’impresa.
Pensiamo per esempio al contributo progettuale degli HR leader nell’evoluzione del payroll, che da strumento statico è divenuto dinamico e flessibile, mediante l’integrazione di innovativi servizi HR Fintech, in modo da contribuire a una migliore pianificazione finanziaria da parte dei collaboratori. Inoltre, abbiamo creato una piattaforma, integrata nel portale HR, che consente di gestire, anche con il supporto dell’AI, i progetti di innovazione aziendale.
Infine, abbiamo potenziato l’intera offerta Zucchetti HR, per i diversi target di mercato, anche con strumenti avanzati di Business Process Management con l’obiettivo di fornire soluzioni concrete per allineare i processi HR alle dinamiche in continua evoluzione, influenzate da fattori interni ed esterni all’organizzazione”.
Matteo Cocciardo, Head & AI Talent Acquisition Technologies di Zucchetti aggiunge: "L’intelligenza artificiale non deve sostituire l’essere umano ma potenziarlo. Nel mondo HR questo significa usare l’AI per liberare tempo, migliorare le decisioni e valorizzare le persone. Il futuro del lavoro non è una scelta tra esseri umani e tecnologia ma un equilibrio nuovo: HUMAN + AI.
E chi lavora nelle risorse umane ha oggi la responsabilità – e l’opportunità – di guidare questa trasformazione, unendo tecnologia e umanità. In Zucchetti lo facciamo ogni giorno, proponendo soluzioni AI già operative, sicure e integrate: a partire dai processi di recruiting passando da quelli di onboarding e gestione dei talenti fino a quelli amministrativi. Questo nuovo modello di HR data-driven è il miglior supporto possibile sia per prendere decisioni consapevoli e tempestive che per rendere più efficienti ed efficaci i processi HR."