Zucchetti per
l’anno 2023 ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere in virtù della coerenza
delle proprie attività con la prassi Uni/Pdr 125:2022, l'unico standard in
Italia sulla gender equality, che definisce criteri rigorosi per
valutare l'impegno delle organizzazioni a promuovere un cambiamento culturale a
sostegno delle tematiche di diversità e inclusione.
La Certificazione
è stata conseguita anche grazie al fatto che l’azienda ha intrapreso un percorso
virtuoso ancora prima che le direttive nazionali istituissero tale iniziativa per “accompagnare
e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il
divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita
professionale delle donne”.
In Italia la
Certificazione può essere rilasciata solo da enti accreditati da Accredia, l’Ente Unico nazionale di
accreditamento indicato dal Governo italiano, che ha il compito di attestare la
competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi di certificazione e
verifica.
Zucchetti,
azienda di proprietà interamente italiana, è leader del settore IT con un
fatturato 2023 previsto di oltre 2 miliardi di euro, con numeri ampiamente in crescita
in tutte le aree di business, anche grazie ai 2.000 partner attivi in
Italia e all’estero. Una realtà fondata nel 1978 da Mino Zucchetti e che con il
passaggio di proprietà ai figli Alessandro e Cristina, avvenuto nel 2008, ha
mantenuto una visione di lungo respiro e ha conservato la volontà di essere
un’eccellenza imprenditoriale in armonia con una strategia di sviluppo
sostenibile che pone al centro il benessere di chi, ogni giorno, contribuisce alla
produttività e al successo dell’azienda (Zucchetti, anche quest’anno, è entrata
nella lista Italy’s Best Employers, che comprende le 450
aziende italiane premiate come migliori datori di lavoro dai propri dipendenti).
Sono oltre 8.000
(6.800 in Italia e 1.200 all’estero) le risorse umane Zucchetti, dislocate nelle
diverse sedi e per tutte loro Zucchetti da più di quarantacinque anni è
impegnata nel creare un clima aziendale che valorizzi la diversità e l’inclusione.
“Occorre lavorare
con impegno e convinzione per attuare una reale situazione a favore
dell’inclusione e della parità di trattamento e in cui non vi siano
discriminazioni di genere” dichiara Cristina Zucchetti, Presidente di
Zucchetti Group. “Zucchetti ha in sé, fin dalla fondazione, il fattore
inclusività, tanto che in qualità di responsabili delle prime soluzioni
sviluppate da Zucchetti per la gestione degli studi commercialisti e per l’elaborazione
dei cedolini paga, furono scelte due donne. Abbiamo sempre operato, quindi,
cercando di formare dei team di lavoro ‘misti’, in cui i generi fossero
equamente rappresentati perché dalla valorizzazione della diversità e dal
confronto nascono le migliori idee per portare benefici, mediante l’innovazione,
non solo ai nostri clienti, ma a tutte le persone, come recita il nostro purpose:
‘Noi innoviamo per migliorare la tua vita’.
Oggi le donne
rappresentano il 42% dell’organico rispetto al 31% che è la media del settore
IT. Siamo contenti di questo dato, ma potrebbe essere incrementato
ulteriormente, se trovassimo più candidate sul mercato del lavoro con le
competenze tecniche e digitali che cerchiamo. Purtroppo, tra le giovani, solo
una su cinque decide di specializzarsi nelle facoltà scientifiche e solo il 15%
sceglie una carriera nell’informatica. Per questo motivo, da diverso tempo
promuoviamo azioni di sensibilizzazione affinché le donne intraprendano
percorsi di studio delle discipline STEM e abbiamo verificato di recente un
miglioramento nel campo della consulenza in ambito digitale.
Il nostro modo di
operare a favore dell’inclusività si estende in modo trasversale: per esempio
nell’ambito dei servizi di people caring, destinati a chi lavora in
Zucchetti, sia madri che padri possono trovare un valido sostegno per la
genitorialità. Inoltre, la flessibilità oraria, la modalità del lavoro ibrido e
altri servizi per la conciliazione famiglia-lavoro sono strumenti messi a
disposizione del personale per alimentare serenità e benessere. Si tratta prima
di tutto di un cambiamento culturale al quale abbiamo aderito forti dei nostri
valori. Il percorso non si conclude qui: abbiamo recepito importanti stimoli
per fare ancora meglio l’anno prossimo, quando verrà rinnovata la
Certificazione Parità di Genere”.