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Al via l'asporto per bar e ristoranti
La fase due fa sperare la ristorazione italiana
02-05-2020 - A partire da lunedì 4 maggio, bar e ristoranti possono riprendere (o sperimentare) la distribuzione dei propri prodotti anche in asporto. Questo permette a tutti i locali che non hanno potuto attivare il servizio di consegna a domicilio perché troppo dispendioso, di riprendere almeno in parte la propria attività. Zucchetti, da tempo partner tecnologico delle aziende nel settore hospitality, ha scelto di fornire gratuitamente per tutto il 2020 il modulo Asporto Esteso a coloro che scelgano di attivare o che abbiano già attivato il software Zucchetti per la ristorazione “IlConto”.
Questa iniziativa rientra nella lunga lista di progetti solidali che il gruppo ha avviato sin dai primi giorni di emergenza per dare il proprio contributo nel supporto ai mercati più gravemente colpiti dalla crisi (sanità, retail, hospitality tra le principali), e permette a bar e ristoranti di organizzare il servizio di consegna a domicilio e asporto rendendone notevolmente più semplice e precisa la gestione.
“Secondo le stime quando l’epidemia è esplosa solo il 5,4% delle imprese italiane nell’ambito della ristorazione era in grado di consegnare i pasti a domicilio, in conseguenza al lockdown la percentuale è poi salita al 10,4%, un numero ancora non sufficiente a portare fuori pericolo un settore che siamo certi si rialzerà, ma non senza grandi sforzi – afferma Angelo Guaragni, amministratore di Zucchetti Hospitality –. Per questo Zucchetti guarda con positività alla novità introdotta dall’ultimo DPCM in materia di asporto e ha scelto di metterne gratuitamente a disposizione il modulo: permettere a bar e ristoranti di attivare questa modalità consentirà infatti una riapertura anche a tutte quelle attività per le quali i costi delle consegne a domicilio risultavano proibitivi e garantirà una crescita nel numero di attività che, seppur lentamente, iniziano a rimettersi sulle proprie gambe.”
Questa iniziativa rientra nella lunga lista di progetti solidali che il gruppo ha avviato sin dai primi giorni di emergenza per dare il proprio contributo nel supporto ai mercati più gravemente colpiti dalla crisi (sanità, retail, hospitality tra le principali), e permette a bar e ristoranti di organizzare il servizio di consegna a domicilio e asporto rendendone notevolmente più semplice e precisa la gestione.
“Secondo le stime quando l’epidemia è esplosa solo il 5,4% delle imprese italiane nell’ambito della ristorazione era in grado di consegnare i pasti a domicilio, in conseguenza al lockdown la percentuale è poi salita al 10,4%, un numero ancora non sufficiente a portare fuori pericolo un settore che siamo certi si rialzerà, ma non senza grandi sforzi – afferma Angelo Guaragni, amministratore di Zucchetti Hospitality –. Per questo Zucchetti guarda con positività alla novità introdotta dall’ultimo DPCM in materia di asporto e ha scelto di metterne gratuitamente a disposizione il modulo: permettere a bar e ristoranti di attivare questa modalità consentirà infatti una riapertura anche a tutte quelle attività per le quali i costi delle consegne a domicilio risultavano proibitivi e garantirà una crescita nel numero di attività che, seppur lentamente, iniziano a rimettersi sulle proprie gambe.”