Aperto il cantiere del Village Zucchetti a Lodi: si entra nel vivo dei lavori

Una giornata significativa che segnerà l’inizio di un progetto di ampio respiro che si porrà come modello lavorativo e di spazio architettonico, anche oltre i confini cittadini. È così che Zucchetti si appresta ad accogliere, in futuro, i nuovi talenti


L’espressione “posa della prima pietra” non è frequentemente utilizzata, tuttavia, per la pregnanza di significato, anche simbolico, che include si adatta perfettamente all’evento del 29 maggio, a Lodi.
Nell’occasione, è stato presentato il progetto del nuovo Village Zucchetti, disegnato da Lombardini22, che prevede esternamente delle facciate vetrate continue con schermatura di pannelli in lamiera e internamente una struttura in bioedilizia con la realizzazione di aree uffici, suddivise da due corti interne, oltre che servizi aziendali (palestra, area yoga, ambulatorio, parrucchiere, area training, servizio conciergerie) e altri servizi aperti al pubblico (banca e farmacia, già presenti nel vecchio complesso, e un ristorante). In seguito, si è dato l’avvio all’apertura del cantiere per fondare non solo una nuova realtà architettonica ma anche un differente modo di intendere e strutturare il modello e l’organizzazione del lavoro.
 
Insieme ad Alessandro e Cristina Zucchetti, hanno partecipato il Presidente della Provincia di Lodi Fabrizio Santantonio, il Sindaco di Lodi Andrea Furegato, larchitetto Marco Amosso (Lombardini22) e Michael Stammelluti CEO di Ediltecno Restauri, nonché l’ingegner Carlo Pavesi che ha curato il progetto dal punto di vista ingegneristico.
 
“Siamo emozionati ma anche forti del fatto che si tratti di un progetto strutturato e pensato secondo i più moderni paradigmi di ecosostenibilità e di attenzione al benessere delle persone.” Ha dichiarato Alessandro Zucchetti. “Il remote working ormai caratterizza pienamente con estrema efficienza la nostra attività lavorativa e il recarsi in ufficio è conseguente a una necessità di aggregazione e confronto. Crediamo che questi nuovi spazi possano contribuire a migliorare la qualità del lavoro e la passione delle nostre persone. La nostra nuova sede accoglierà vari servizi per le nostre risorse, in modo che i nostri talenti possano sentirsi ben accolti e possano concentrarsi nello sviluppo di nuove idee”.
 
Cristina Zucchetti ha sottolineato il concept che sottende al Village: “Un nuovo modo di lavorare e quindi di vivere in spazi accoglienti, flessibili, multifunzionali, dinamici e sostenibili. La spinta innovativa degli inizi dell’impresa Zucchetti si rinnova nel Village, esprimendosi in obiettivi di modernità, efficienza e valorizzazione delle persone. Negli ultimi anni abbiamo continuato ad assumere alla media di una persona per ogni giorno lavorativo, in particolare ragazze e ragazzi provenienti dalle scuole superiori con un diploma tecnico-informatico o dalle università a indirizzo scientifico. La sede avrà anche spazi dedicati alla formazione, in particolare dei neoassunti; abbiamo invitato proprio uno di loro, Riccardo Nosotti, a celebrare questa giornata insieme a noi, il più giovane entrato in azienda nel 2023, a conferma della nostra intenzione di continuare a investire sulle persone e di creare posti di lavoro stabili e duraturi in tutte le città in cui operiamo con delle sedi dirette”.
 
“Nella mia attività di facility management per le sedi Zucchetti” ha commentato Fabio Cella, project leader della committenza “posso dire che la nuova concezione dello spazio di lavoro che si verrà a creare, attraverso la molteplicità di differenti modalità operative (lavoro in sede e smart working) , potrà essere gestita grazie alle soluzioni digitali Zucchetti che consentono di prenotare da remoto, tramite App mobile o un semplice collegamento Internet, le postazioni, i posteggi, le sale riunioni, gli spazi di co-working e così via. Siamo pronti per vivere una nuova realtà all’insegna dell’organizzazione agile”.
 
L’architetto Marco Amosso del Gruppo Lombardini22 ha sottolineato che “il progetto di riqualificazione integrale dell’ex centro commerciale My Lodi, proprio ai piedi della Torre, è improntato all’alta efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale per realizzare spazi uffici di nuova concezione oltre che servizi dedicati sia ai dipendenti che alla comunità. In particolare, con l’inserimento di due corti interne, con sedute e aiuole, e di una serra bioclimatica si agirà contemporaneamente sia verso la riduzione dei consumi energetici, che nella concretizzazione di un concept che stimoli la creatività e favorisca il necessario equilibrio per sostenere quotidianamente il mutevole dinamismo dell’attività lavorativa. Inoltre fanno parte dei lavori di rigenerazione degli spazi pubblici e privati le opere dedicate al quartiere San Fereolo di Lodi, in particolare interventi dedicati a piazza Omegna, con la riqualificazione del blocco servizi igienici a uso pubblico, al parco di piazza Martiri della Libertà, con sistemazione e ripensamento degli spazi gioco, all’area verde lungo via Buozzi e ancora alla manutenzione straordinaria delle vie Grandi e Haussmann e il ripensamento dell’area parcheggio con l’inserimento di una pista ciclabile”.
 
“Sono davvero orgoglioso” riferisce Carlo Pavesi, di Studio tecnico Ingegner Pavesi “di prender parte a questa nuova impresa, sempre al fianco di Zucchetti come era stato per la ristrutturazione della Torre. Dal punto di vista ingegneristico, il Village presenta minori vincoli strutturali rispetto al progetto di riqualificazione della Torre e dunque garantisce una maggior libertà nel dare forma e compimento a un’opera che sarà indubbiamente un modello virtuoso di rigenerazione urbana”.
 
Michael Stammelluti, CEO di Ediltecno Restauri, società che non è nuova alla collaborazione con Zucchetti, dopo aver realizzato in qualità di main contractor, la stessa Torre Zucchetti dichiara: “Siamo lieti di essere stati nuovamente scelti per la realizzazione di un’opera tanto importante per l’intera città. Il rapporto di collaborazione e fiducia con Zucchetti perdura da diversi anni e nel nuovo progetto rinnoviamo la sintonia che ci accomuna nel voler mantenere fede agli impegni in un sistema di massima sicurezza. Questo progetto coinvolgerà diverse aziende del territorio che potranno così rendersi partecipi di un’impresa che lascerà un segno duraturo non solo nella comunità lodigiana, diventando un esempio e un pregevole modello di edilizia innovativa e sostenibile”.


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