Zucchetti ottiene la Certificazione della Parità di Genere
Un risultato significativo ma non inatteso: da diversi anni, infatti, l’azienda, leader del segmento IT, promuove politiche a favore dell’inclusione e della parità: le donne in azienda sono presenti per il 42%, vale a dire l’11% in più rispetto alla media del settore IT
Zucchetti per l’anno 2023 ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere in virtù della coerenza delle proprie attività con la prassi Uni/Pdr 125:2022, l'unico standard in Italia sulla gender equality, che definisce criteri rigorosi per valutare l'impegno delle organizzazioni a promuovere un cambiamento culturale a sostegno delle tematiche di diversità e inclusione.
La Certificazione è stata conseguita anche grazie al fatto che l’azienda ha intrapreso un percorso virtuoso ancora prima che le direttive nazionali istituissero tale iniziativa per “accompagnare e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne”.
La Certificazione è stata conseguita anche grazie al fatto che l’azienda ha intrapreso un percorso virtuoso ancora prima che le direttive nazionali istituissero tale iniziativa per “accompagnare e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne”.
In Italia la Certificazione può essere rilasciata solo da enti accreditati da Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento indicato dal Governo italiano, che ha il compito di attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi di certificazione e verifica.
Zucchetti, azienda di proprietà interamente italiana, è leader del settore IT con un fatturato 2023 previsto di oltre 2 miliardi di euro, con numeri ampiamente in crescita in tutte le aree di business, anche grazie ai 2.000 partner attivi in Italia e all’estero. Una realtà fondata nel 1978 da Mino Zucchetti e che con il passaggio di proprietà ai figli Alessandro e Cristina, avvenuto nel 2008, ha mantenuto una visione di lungo respiro e ha conservato la volontà di essere un’eccellenza imprenditoriale in armonia con una strategia di sviluppo sostenibile che pone al centro il benessere di chi, ogni giorno, contribuisce alla produttività e al successo dell’azienda (Zucchetti, anche quest’anno, è entrata nella lista Italy’s Best Employers, che comprende le 450 aziende italiane premiate come migliori datori di lavoro dai propri dipendenti).
Sono oltre 8.000 (6.800 in Italia e 1.200 all’estero) le risorse umane Zucchetti, dislocate nelle diverse sedi e per tutte loro Zucchetti da più di quarantacinque anni è impegnata nel creare un clima aziendale che valorizzi la diversità e l’inclusione.
Zucchetti, azienda di proprietà interamente italiana, è leader del settore IT con un fatturato 2023 previsto di oltre 2 miliardi di euro, con numeri ampiamente in crescita in tutte le aree di business, anche grazie ai 2.000 partner attivi in Italia e all’estero. Una realtà fondata nel 1978 da Mino Zucchetti e che con il passaggio di proprietà ai figli Alessandro e Cristina, avvenuto nel 2008, ha mantenuto una visione di lungo respiro e ha conservato la volontà di essere un’eccellenza imprenditoriale in armonia con una strategia di sviluppo sostenibile che pone al centro il benessere di chi, ogni giorno, contribuisce alla produttività e al successo dell’azienda (Zucchetti, anche quest’anno, è entrata nella lista Italy’s Best Employers, che comprende le 450 aziende italiane premiate come migliori datori di lavoro dai propri dipendenti).
Sono oltre 8.000 (6.800 in Italia e 1.200 all’estero) le risorse umane Zucchetti, dislocate nelle diverse sedi e per tutte loro Zucchetti da più di quarantacinque anni è impegnata nel creare un clima aziendale che valorizzi la diversità e l’inclusione.
“Occorre lavorare con impegno e convinzione per attuare una reale situazione a favore dell’inclusione e della parità di trattamento e in cui non vi siano discriminazioni di genere” dichiara Cristina Zucchetti, Presidente di Zucchetti Group. “Zucchetti ha in sé, fin dalla fondazione, il fattore inclusività, tanto che in qualità di responsabili delle prime soluzioni sviluppate da Zucchetti per la gestione degli studi commercialisti e per l’elaborazione dei cedolini paga, furono scelte due donne. Abbiamo sempre operato, quindi, cercando di formare dei team di lavoro ‘misti’, in cui i generi fossero equamente rappresentati perché dalla valorizzazione della diversità e dal confronto nascono le migliori idee per portare benefici, mediante l’innovazione, non solo ai nostri clienti, ma a tutte le persone, come recita il nostro purpose: ‘Noi innoviamo per migliorare la tua vita’.
Oggi le donne rappresentano il 42% dell’organico rispetto al 31% che è la media del settore IT. Siamo contenti di questo dato, ma potrebbe essere incrementato ulteriormente, se trovassimo più candidate sul mercato del lavoro con le competenze tecniche e digitali che cerchiamo. Purtroppo, tra le giovani, solo una su cinque decide di specializzarsi nelle facoltà scientifiche e solo il 15% sceglie una carriera nell’informatica. Per questo motivo, da diverso tempo promuoviamo azioni di sensibilizzazione affinché le donne intraprendano percorsi di studio delle discipline STEM e abbiamo verificato di recente un miglioramento nel campo della consulenza in ambito digitale.
Il nostro modo di operare a favore dell’inclusività si estende in modo trasversale: per esempio nell’ambito dei servizi di people caring, destinati a chi lavora in Zucchetti, sia madri che padri possono trovare un valido sostegno per la genitorialità. Inoltre, la flessibilità oraria, la modalità del lavoro ibrido e altri servizi per la conciliazione famiglia-lavoro sono strumenti messi a disposizione del personale per alimentare serenità e benessere. Si tratta prima di tutto di un cambiamento culturale al quale abbiamo aderito forti dei nostri valori. Il percorso non si conclude qui: abbiamo recepito importanti stimoli per fare ancora meglio l’anno prossimo, quando verrà rinnovata la Certificazione Parità di Genere”.
IN FOTO: il Comitato per la Parità di Genere di Zucchetti. Da sinistra: Mario Brocca, Alessia Spelta, Francesca Guerini Rocco, Cristina Zucchetti, Katia Fabene, Luca Marchitelli
Oggi le donne rappresentano il 42% dell’organico rispetto al 31% che è la media del settore IT. Siamo contenti di questo dato, ma potrebbe essere incrementato ulteriormente, se trovassimo più candidate sul mercato del lavoro con le competenze tecniche e digitali che cerchiamo. Purtroppo, tra le giovani, solo una su cinque decide di specializzarsi nelle facoltà scientifiche e solo il 15% sceglie una carriera nell’informatica. Per questo motivo, da diverso tempo promuoviamo azioni di sensibilizzazione affinché le donne intraprendano percorsi di studio delle discipline STEM e abbiamo verificato di recente un miglioramento nel campo della consulenza in ambito digitale.
Il nostro modo di operare a favore dell’inclusività si estende in modo trasversale: per esempio nell’ambito dei servizi di people caring, destinati a chi lavora in Zucchetti, sia madri che padri possono trovare un valido sostegno per la genitorialità. Inoltre, la flessibilità oraria, la modalità del lavoro ibrido e altri servizi per la conciliazione famiglia-lavoro sono strumenti messi a disposizione del personale per alimentare serenità e benessere. Si tratta prima di tutto di un cambiamento culturale al quale abbiamo aderito forti dei nostri valori. Il percorso non si conclude qui: abbiamo recepito importanti stimoli per fare ancora meglio l’anno prossimo, quando verrà rinnovata la Certificazione Parità di Genere”.
IN FOTO: il Comitato per la Parità di Genere di Zucchetti. Da sinistra: Mario Brocca, Alessia Spelta, Francesca Guerini Rocco, Cristina Zucchetti, Katia Fabene, Luca Marchitelli